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Sillabe
Il male minore
Incontro con Luciano Erba

(a cura di Paola Azzolini)

Giovedì 14
ore 16.45-18.00

Società Letteraria di Verona


Luciano Erba, milanese,allievo di Mario Apollonio e Gianfranco Contini, francesista e docente universitario, nel 1950 frequenta il gruppo di intellettuali e poeti milanesi del “Blu Bar” in piazza Meda (Anceschi, Sereni,Antonielli,Solmi,Roisi,Dorfles, Bo, Coreti,Spagnoletti). Nel 1951 esce la sua prima raccolta di poesie,Linea K, presso l’editore Guanda. Della sua collaborazione con il circolo di Milano sono testimonianza anche i volumi successivi, Linea Lombarda e Quarta Generazione. Dal 1960 seguono varie raccolte (Il male minore,Prato più verde).

Nel 1980 esce Il nastro di Moebius, che ottiene il Viareggio, nell’1988 Il tramviere metafisico che ha il Bagutta,nell’1989 L’ippopotamo, insignito del Montale-Librex. Del 2003 è un Oscar Mondadori che raccoglie un’ampia silloge di tutta la sua produzione (Poesie,1951-2001) a cura di Stefano Prandi.

Al disegno della sua poesia contribuisce una formazione culturale che unisce la tradizione poetica lombarda del novecento con esperienze francesi,che vanno da Apollinaire a Prevert. Erba è infatti ugualmente distante dalle esperienze ermetiche come dalle avanguardie. Negli anni resta fedele alla concretezza dei dati, delle figure, dei paesaggi che egli sottrae con la grazia del dire all’opacità realistica.La sua è una poesia piena di cose,che in vario modo rimandano al vissuto, al ricordo.

Ma gli oggetti, pur evidenti, indicano l’inconoscibilità dell’occasione (ed è questa una delle linee di lontanza da Montale),una sorta di nitida oscurità della memoria, o anche, come dice Stefano Agosti, esistono per evidenziare con il loro esserci,il vuoto che li circonda. Il tutto in un clima di rasserenata melanconia, priva di dramma e piena di melodie accennate e subito spente. Sopratutto nelle composizioni più recenti Erba intensifica il senso struggente del fluire del tempo,la nostalgia del passato, un interrogarsi sul quotidiano che senza perdere di leggerezza,ha tonalità e vibrazioni profonde, commosse, venate di riflessioni metafisiche.